lunedì 9 marzo 2015

I "segreti sessuali" di Madrid



Quali furono i primi film porno in Spagna? Chi fu il Re che morì avvelenato a causa dell’uso di un afrodisiaco? Quale famoso pittore fungeva da “pornografo” della famiglia reale? Quale Re fu soprannominato “elefante” a causa delle dimensioni della sua mascolinità?
Le risposte sono per le strade di Madrid. Ai suoi abitanti, sempre più esigenti per l’ampia offerta culturale della città, non basta più un racconto sulla storia architettonica e culturale. Molti vogliono sesso. E Jesús González López li accontenta.
Con un titolo di guida turistica, questo professore di Storia dovette abbandonare le aule, e si dedicò a creare in Trivium Tours percorsi fuori dai formati tradizionali, per così narrare omicidi, misteri e segreti a sfondo sessuale, raccontati per le strade della città.
La passeggiata comincia nella plaza Santa Ana, prosegue nel barrio de las Letras e avanza nel paseo del Prado. Nella calle Huertas (dove c’erano più prostitute che porte) c'è scritta la prima frase del Don Chisciotte della Mancia che da adito a raccontare la sessualità nel Medioevo. “Questo romanzo parodia l’amor cortese, in cui un uomo si poteva innamorare di una donna sposata, con il consenso del marito, e prendersene cura senza toccarle un capello (in teoria) nel caso che a lui succedesse qualcosa”.
Durante quell’epoca, spiega Jesús, la Chiesa Cattolica cercava di controllare le mentalità per placcare i desideri sessuali, però si sa che il clero incubava le sfrenatezze. Solamente si potevano avere rapporti sessuali per procreare, in quanto questa pratica causava tristezza, mal di testa, debolezza e un odore corporale sgradevole.
Queste curiosità sono ascoltate da un pubblico che generalmente supera i 30 anni di età. Il percorso dura circa due ore, e la guida interagisce con domande come: “Sapete come faceva sesso Carlos V?” Lui e la Regina si mettevano una tunica con un orifizio nella zona dei genitali, ed erano circondati da un gruppo di testimoni che verificava l’atto di procreazione dell’erede della corona. Nel frattempo, la donna doveva pregare per distrarre la propria mente e non sentire piacere.
Un altro dettaglio, che molti evitano quando studiano le opere di Rubens nel Museo del Prado, si nota nei nudi femminili senza apparente giustificazione nella scena, mentre gli uomini sono coperti fino al collo. 'Perseo libera Andromeda', 'Diana e le ninfe sorprese dai fauni' e 'Il banchetto di Tereo' sono parte delle sue opere mitologiche. López lo chiama “porno reale”,poiché erano opere incaricate dal Re Felipe IV per soddisfare il proprio desiderio di vedere donne nude.
Sempre lì, di fronte al Prado, López racconta i primi film porno fatti in Spagna che il Re Alfonso XIII chiese di girare a un intermediario. Così, la Royal Film di Barcellona produsse 'L’ambulatorio per signore', 'Il ministro' e 'Il confessore', tutti con uno stile molto discreto, al contrario di ciò che si vede attualmente. I tre film si possono vedere in Youtube.
La scultura di Nettuno, nel paseo del Prado, è la scusa per parlare di Roma, da sempre una società pragmatica, dove il concetto di amore non esisteva, però sì esisteva quello di sesso.
Le donne compravano schiavi che le seguivano dovunque aspettando il momento in cui la signora avesse bisogno dei suoi servizi. Poi molte pagavano per stare con i gladiatori dopo il combattimento. Questi dovevano presentarsi ancora sporchi, in quanto la sabbia ed il sangue sulla pelle rendevano più emozionante l’incontro.
E il Re superdotato? E quello che morì mangiando cantaridi officinali (insetti afrodisiaci ma velenosi) per soddisfare la propria giovane sposa? Sono molti i segreti e le sfumature della storia sessuale dell’umanità che Jesús López racconta i venerdì e sabato per le strade di Madrid, dove lascia il pubblico molto divertito, emozionato e anche un po’ arrossito.





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